“Pensare ora la mia giornata senza di lei mi sembra impossibile” Anna Fragomeno
Parlare di Titania, per me significa parlare di emozioni, ricordi, avventure e di qualche capitombolo.
Il primo ricordo comincia con lo squillo del mio cellulare mentre ero al lavoro a scuola: “pronto, parlo con Anna Fragomeno?” “si” rispondo “salve, la chiamo da Limbiate dalla scuola cani guida Lions, la informo che il cane ha finito l’addestramento ed è pronto”.
Rimasi muta per qualche secondo, ebbi la sensazione che stessi sognando o forse non avevo capito bene, per cui chiesi di ripetermi quello che aveva detto, si presentò come Marco e ripetè che il cane era pronto; a quel punto gelai: era il mio primo cane guida.
Dopo essere riemersa dallo stupore lo bersagliai di domande chiedendo come si chiamava e quando sarei potuta andare a conoscere la mia guida a quattro zampe. Marco mi disse che sarei potuta andare anche subito, ma fui presa un po’ alla sprovvista ci sono ben 1200 Km di distanza tra la scuola dei cani guida e Reggio Calabria, la città in cui vivo così chiesi un po’ di tempo per organizzarmi e dopo quindici giorni vidi Titania.
La prima volta che ci incontrammo mi fece subito le feste come se sapesse già che ero la sua nuova padrona, scherzando chiesi se per caso le avessero fatto vedere una mia foto, per cui l’empatia non nacque subito, perché già si era creata nell’attesa reciproca.
Con Titania non ho solo acquisito più autonomia, ma mi si è aperto un altro mondo.
Quando esco con lei mi sento più sicura e per certi aspetti importante. C’è da dire che Titania è anche un bellissimo labrador, per cui alle passeggiate si aggiungono anche i complimenti che ricevo per lei, della serie: “che dice il signor cane?” è così che fui accolta a scuola la prima volta che mi presentai con Titania, “guarda il cane con la croce dell’ambulanza”, “buongiorno crocerossina”, “mamma che bello sembra finto”, “sei stupenda!”, “pari chi non vitturu mai nu cani” sentenza di mio marito.
Con lei ho imparato a dovermi fidare, a farmi poche domande e a stare più attenta ai suoi segnali.
A volte capita, nel farmi portare, di essere talmente dipendente dalle sue decisioni che mi rilasso al punto che qualche volta mi ritrovo in posti diversi da quelli prefissati, ma, con pazienza, i giusti comandi e grazie a qualche angelo custode, ritroviamo la strada.
Titania è stata capace di cambiare anche il mondo degli amici, aggiungendo anche i suoi come: Nora la maestra, Tofi la collega, Marley l’amico del cuore, mamma Milla che assieme al suo padroncino Enrico hanno percorso, in macchina decine di chilometri per vederla e tanti altri amici di gioco.
Pensare ora la mia giornata senza di lei mi sembra impossibile: certe volte ho paura che possa finire presto come tutte le cose belle, allora chiudo gli occhi, una scossa di testa, una carezza alla mia Titania e dico non pensiamoci.